Cari Tutti,
Mentre approfondite il vostro respiro,
siete capaci di vivere la vostra vita quotidiana in un modo
aperto? Durante il succedersi di tutti
questi cambiamenti è cruciale sapere usare bene il corpo, il respiro
e la mente. Mando questi messaggi, ma limitarsi a leggere i
suggerimenti non è come applicarli. Bisogna provarli e sentire
effettivamente i cambiamenti che portano all'interno. All'inizio
della nostra vita non abbiamo bisogno di praticare la respirazione.
Proprio come un neonato respiriamo naturalmente con tutto il corpo.
Abbiamo ancora sullo sfondo di noi stessi questo tipo di respirazione
vivendo naturalmente connessi, ma appena le nostre vite si complicano
allora veniamo sballottati dai media. Per chi facilmente diventa
ansioso, è venuto il momento di prendere le distanze dai mass media.
Questo è quello che ho notato quando
eravamo nel pieno di un sesshin (ritiro intensivo, N.d.T.) l'11
settembre, 52 persone sedevano insieme, il fatto avvenne il sesto
giorno di sesshin durante la pausa mattutina. Informammo tutti di
questo enorme avvenimento in modo che ognuno potesse fare la propria
scelta su come reagire. Alcuni chiamarono casa, ma nessuno abbandonò
il ritiro. Dopo il sesshin i partecipanti erano profondamente grati
di essere potuti rimanere calmi e stabili durante lo stato di ansia
creato dai mass media. Cosa che è stata possibile grazie allo Zazen.
Se fossero stati a casa, tutti avrebbero rivisto l'evento ancora e
ancora, sentendo l'ansia e il panico creato dalle immagini. Tutti
erano profondamente grati di essere stati in sesshin in quel momento.
Possiamo avere bisogno di qualche informazione, ma anche di rimanere
saldi interiormente, prendendo solo le informazioni di cui abbiamo
realmente bisogno.
Non possiamo calmare la nostra mente ma
possiamo usare il mezzo del respiro per stabilizzarla. Vedendo la
velocità con la quale la mente diventa calma, penso che possiate
capire l'importanza del respiro. Espirate consapevolmente e a lungo e
non mettete attenzione o sforzo nell'inspirazione. Per produrre
questo tipo di respiro sediamo in Zazen e leggiamo i Sutra.
Abbiamo anche la pratica delle
prostrazioni o inchini. Viene chiamata Gotaitochi o Sampai, Kyuhai.
Significa che la testa i gomiti e le
ginocchia toccano il pavimento allo stesso momento. In alcuni
tradizioni ci si sdraia completamente a terra. Ci inchiniamo per
rispetto e gratitudine verso Budda. All'inizio c'era un tipo di
pensiero aggiunto a questa pratica, ma se semplicemente ci inchiniamo
continuamente, possiamo farlo senza pensare e il corpo che si muoverà
automaticamente. L'inchino fa l'inchino. Entrare in questo stato è
importante. Provatelo da soli e la mente diventerà calma e leggera.
Tutti i pensieri estranei splendidamente scompariranno.
Chiunque può fare questa pratica
ovunque. Supporta il nostro respiro. Quando espiriamo è come
strizzare una spugna e spremere fuori l'acqua, lasciando poi andarela
riassorbirà l'acqua da sola.
Il diaframma che muove i polmoni è
stato detto che sia il nostro secondo cuore e i muscoli scheletrici
il terzo cuore del nostro corpo. Quando pratichiamo l'inchinarsi
muovendo il corpo alzandoci e abbassandoci possiamo rinvigorire
questi tre cuori usando un buon ritmo tra il comprimere e il
rilassare. Anche chi ha difficoltà a praticare il respiro può
trovare più facile capirlo aggiungendovi il movimento del corpo.
Così possiamo praticare nella vita quotidiana.
Abbiamo inoltre la lettura dei Sutra.
Apriamo la gola grande e con voce forte leggiamo i Sutra. Gli
addominali e i muscoli spinali sono usati per compiere questo lavoro
altrimenti non verrà fuori una voce forte. Unendo al resto del
gruppo la lettura dei Sutra a voce forte, diventiamo sempre più
abili ad usare in modo aperto e grande la respirazione.
Quando scopiamo e laviamo il pavimento,
quando spacchiamo la legna, quando scaviamo nell'orto usiamo l'intero
corpo e il diaframma viene rinvigorito. La nostra concentrazione
diventa più forte e il nostro corpo ne viene rinfrescato.
Quando camminiamo prendiamo dei respiri
corti e mettiamo un po' di pressione nel basso addome. Così
praticava Budda. Non abbiamo bisogno di pensare come dovrebbe essere
un buon respiro, è muovendo il corpo che naturalmente appare.
Viviamo in un mondo difficile con un
sacco di informazioni in giro. Specialmente in tempi come questi,
tutto quello che abbiamo ignorato e non applicato nella pratica della
nostra essenza, adesso è tempo di verificarlo e ritornare alle basi
della pratica.
Anche se siamo in un piccolo spazio,
noi possiamo lavorare in modo creativo su come mettere tutto ciò in
pratica. Per esempio se andiamo a correre e sudiamo dopo ci sentiamo
rinfrescati e vivi. Questo può non essere possibile adesso, così
possiamo sederci su una sedia e praticare la maratona. Non muovendo
le gambe ma solo facendo oscillare le braccia, facendo tre brevi
espirazioni e una ispirazione corta. In questo modo si può produrre
la stessa essenza. Facendo questo per 5-10 minuti più volte al
giorno, dal momento che non usiamo le gambe avremo più tensione ed
energia libera da usare per gli organi interni. Così possiamo
lavorare sull'essenza interna in modo creativo rimanendo stabili.
Vi mando questi pochi suggerimenti su
come potete lavorare sulla vostra energia interna. E da qui questa
essenza interiore può essere applicata nella cerimonia del tè,
nell'arrangiamento floreale, nelle arti marziali. Possiamo così
continuare a pulire la nostra mente e approfondire lo stato interiore
mentre portiamo consapevolezza ad ogni movimento della mano e del
piede. Che come ho già detto rinforzerà il nostro respiro. Per
favore usate questa occasione per approfondire sempre di più.
Shodo Harada Roshi, Sogeji, Giappone
29 marzo 2020.
Traduzione Ilaria Ekin Casarubea, One
Drop Zen Palermo
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