lunedì, aprile 06, 2020

Guida al tempo del Corona #7



Cari Tutti,

anche quando dormiamo la notte, gli organi interni funzionano. Grazie al loro lavoro noi siamo vivi. Perché è così? Sembra che noi siamo un essere umano. Abbiamo i sensi per vedere, odorare e gustare, tutti nella parte superiore del corpo. Dal momento in cui nasciamo cominciamo a ricevere molti dati dall'esterno. A poco a poco la nostra essenza interiore a causa di ciò si indebolisce e desideriamo ancora più informazioni dall'esterno. I nostri pensieri aumentano e l'essenza è bloccata e alla fine perduta. Basiamo la nostra vita sulle informazioni dall'esterno. Se non facciamo sforzi per reintegrare la nostra essenza, diventeremo ancora più vuoti dentro. Per questo abbiamo bisogno di intervenire urgentemente.
La testa e le braccia sono la parte di noi che si rivolge al mondo esterno. Poi abbiamo la pancia che potremmo percepire come la testa della parte inferiore del corpo, con le gambe e i piedi. La parte inferiore riguarda la nostra vera essenza e la forza vitale. È importante che osserviamo entrambi questi aspetti.

Il fatto che i nostri organi lavorino anche mentre dormiamo è dovuto alla parte inferiore del corpo che produce l'ormone dell'energia vitale. Quando nasciamo siamo in armonia interiore. Poi cominciamo ad usare di più la parte superiore del nostro corpo, a ricevere informazioni e a pensare di più. Più la nostra essenza diventa debole, più ci sentiamo fuori assetto. Questo è il punto importante del nostro Zazen: focalizzare l'attenzione sul Tanden.


Questo è ciò che il Buddha ha preso come punto focale, così come già gli antichi prima di lui, dal momento che l'insegnamento sulla respirazione usando il Tanden ha più di 4000 anni. Questo ha sostenuto la nostra energia vitale fin dall'inizio. Yoga, Qi Gong, TaiChi: sono Vie diverse che sostengono l'equilibrio interiore di cui parliamo. Riportiamo dentro l'energia vitale e alziamo il nostro livello energetico. Questo è importante. Mantenere la consapevolezza sul Tanden, sentire la pressione lì. Impegniamoci a mantenere la consapevolezza nel nostro Tanden, quando stiamo in piedi, camminando, sollevando le cose, lavorando e da seduti. Spostiamo il nostro corpo non a partire dalla testa e dalle idee, ma dal basso addome.


Se avete un po' di tempo per sedervi in Zazen va bene. Ad ogni espirazione mandate il respiro giù nel Tanden. Espirate fino all'ultimo filo d'aria e l'essenza diventerà più forte. Cosa che di ritorno rafforzerà il Tanden e ridurrà l'abitudine a pensare tutto con la testa.


Hakuun Shutan Zenji ci parla di come sarebbe rimasto sempre concentrato nel Tanden, insegnando ai suoi molti studenti e lavorando a partire da lì. Così ha trasmesso la sua saggezza agli altri. Possiamo rinforzare la nostra essenza interiore fino al punto che i piedi ci diventano caldi. Hakuun Shutan Zenji diceva che si sentiva pieno di energia vibrante e anche in età avanzata era in grado di continuare tutte le sue attività.

Tutto quello che dobbiamo fare è raccogliere le nostre energie nel Tanden. Ma se proviamo a farlo con la testa, allora il diaframma si tende e non riusciamo ad espirare fino alla fine, con il risultato di non raggiungere il Tanden. I nostri sforzi devono essere efficaci, a tal fine espiriamo lentamente e più a lungo, senza fermarci mai. Facendo così alla fine avremo aumentato il livello di energia nel Tanden. Una volta che l'energia vitale si riunisce nel Tanden, anche la circolazione sanguigna diventa più vibrante, le vene che portano il sangue al cuore e il nostro livello di energia aumenta ancora di più assorbiamo più ossigeno rivitalizzandoci.
Non c'è bisogno di pensieri estranei, solo di espirare, un respiro dopo l'altro. È mio grande desiderio che voi possiate continuare questa pratica interiore, aumentando il livello di energia in modo da rimanere saldi e immobili interiormente, qualunque informazione e notizie possano raggiungervi dall'esterno.

Shodo Harada Roshi – Sogenji – Giappone, 4 aprile 2020
Traduzione Ilaria Ekin Casarubea – One Drop Zen Palermo


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