mercoledì, maggio 07, 2014

Libertà della Mente di Shodo Harada Roshi - 6 maggio 2014




Manura Sonja, il ventiduesimo antenato Indiano, nel suo verso di trasmissione dell’ insegnamento scrive:

La mente ruota con i suoi dintorni,
Un ruotare che è veramente profondo;
Percepisci la natura della mente dentro questo flusso,
E non c’è né gioia né dolore.

Questo verso ci dice che una mente vitale, una mente che è veramente consapevole, è una che si muove all’unisono con questo mondo, sta in piedi quando il mondo sta in piedi, si siede quando il mondo siede, cammina quando il mondo cammina.  Inoltre ”non c’è né gioia né dolore” significa che anche se la mente vede, ascolta, odora e assaggia non possiede niente dentro di sé.
L’abitudine usuale della mente è di attaccarsi ad oggetti esterni. Ingannata dal mondo esterno diventa in effetti schiava di ciò che vede e sente. Quando siamo usati dalle cose del mondo in questo modo perdiamo di vista la nostra interna autenticità e presenza. Ciò non contribuisce per niente alla nostra vera felicità e non ha niente a che fare con gioia e dolore genuini. Per la mente “non possedere niente all’interno” significa che ha lasciato cadere la sua abitudine di attaccarsi alle cose esterne e non è più guidata dalle circostanze.

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