giovedì, aprile 02, 2020

Guida al tempo del Corona #5



Cari Tutti,

Mentre approfondite il vostro respiro, siete capaci di vivere la vostra vita quotidiana in un modo
aperto? Durante il succedersi di tutti questi cambiamenti è cruciale sapere usare bene il corpo, il respiro e la mente. Mando questi messaggi, ma limitarsi a leggere i suggerimenti non è come applicarli. Bisogna provarli e sentire effettivamente i cambiamenti che portano all'interno. All'inizio della nostra vita non abbiamo bisogno di praticare la respirazione. Proprio come un neonato respiriamo naturalmente con tutto il corpo. Abbiamo ancora sullo sfondo di noi stessi questo tipo di respirazione vivendo naturalmente connessi, ma appena le nostre vite si complicano allora veniamo sballottati dai media. Per chi facilmente diventa ansioso, è venuto il momento di prendere le distanze dai mass media.

Questo è quello che ho notato quando eravamo nel pieno di un sesshin (ritiro intensivo, N.d.T.) l'11 settembre, 52 persone sedevano insieme, il fatto avvenne il sesto giorno di sesshin durante la pausa mattutina. Informammo tutti di questo enorme avvenimento in modo che ognuno potesse fare la propria scelta su come reagire. Alcuni chiamarono casa, ma nessuno abbandonò il ritiro. Dopo il sesshin i partecipanti erano profondamente grati di essere potuti rimanere calmi e stabili durante lo stato di ansia creato dai mass media. Cosa che è stata possibile grazie allo Zazen. Se fossero stati a casa, tutti avrebbero rivisto l'evento ancora e ancora, sentendo l'ansia e il panico creato dalle immagini. Tutti erano profondamente grati di essere stati in sesshin in quel momento. Possiamo avere bisogno di qualche informazione, ma anche di rimanere saldi interiormente, prendendo solo le informazioni di cui abbiamo realmente bisogno.

Non possiamo calmare la nostra mente ma possiamo usare il mezzo del respiro per stabilizzarla. Vedendo la velocità con la quale la mente diventa calma, penso che possiate capire l'importanza del respiro. Espirate consapevolmente e a lungo e non mettete attenzione o sforzo nell'inspirazione. Per produrre questo tipo di respiro sediamo in Zazen e leggiamo i Sutra.
Abbiamo anche la pratica delle prostrazioni o inchini. Viene chiamata Gotaitochi o Sampai, Kyuhai.
Significa che la testa i gomiti e le ginocchia toccano il pavimento allo stesso momento. In alcuni tradizioni ci si sdraia completamente a terra. Ci inchiniamo per rispetto e gratitudine verso Budda. All'inizio c'era un tipo di pensiero aggiunto a questa pratica, ma se semplicemente ci inchiniamo continuamente, possiamo farlo senza pensare e il corpo che si muoverà automaticamente. L'inchino fa l'inchino. Entrare in questo stato è importante. Provatelo da soli e la mente diventerà calma e leggera. Tutti i pensieri estranei splendidamente scompariranno.

Chiunque può fare questa pratica ovunque. Supporta il nostro respiro. Quando espiriamo è come strizzare una spugna e spremere fuori l'acqua, lasciando poi andarela riassorbirà l'acqua da sola.
Il diaframma che muove i polmoni è stato detto che sia il nostro secondo cuore e i muscoli scheletrici il terzo cuore del nostro corpo. Quando pratichiamo l'inchinarsi muovendo il corpo alzandoci e abbassandoci possiamo rinvigorire questi tre cuori usando un buon ritmo tra il comprimere e il rilassare. Anche chi ha difficoltà a praticare il respiro può trovare più facile capirlo aggiungendovi il movimento del corpo. Così possiamo praticare nella vita quotidiana.

Abbiamo inoltre la lettura dei Sutra. Apriamo la gola grande e con voce forte leggiamo i Sutra. Gli addominali e i muscoli spinali sono usati per compiere questo lavoro altrimenti non verrà fuori una voce forte. Unendo al resto del gruppo la lettura dei Sutra a voce forte, diventiamo sempre più abili ad usare in modo aperto e grande la respirazione.

Quando scopiamo e laviamo il pavimento, quando spacchiamo la legna, quando scaviamo nell'orto usiamo l'intero corpo e il diaframma viene rinvigorito. La nostra concentrazione diventa più forte e il nostro corpo ne viene rinfrescato.

Quando camminiamo prendiamo dei respiri corti e mettiamo un po' di pressione nel basso addome. Così praticava Budda. Non abbiamo bisogno di pensare come dovrebbe essere un buon respiro, è muovendo il corpo che naturalmente appare.

Viviamo in un mondo difficile con un sacco di informazioni in giro. Specialmente in tempi come questi, tutto quello che abbiamo ignorato e non applicato nella pratica della nostra essenza, adesso è tempo di verificarlo e ritornare alle basi della pratica.

Anche se siamo in un piccolo spazio, noi possiamo lavorare in modo creativo su come mettere tutto ciò in pratica. Per esempio se andiamo a correre e sudiamo dopo ci sentiamo rinfrescati e vivi. Questo può non essere possibile adesso, così possiamo sederci su una sedia e praticare la maratona. Non muovendo le gambe ma solo facendo oscillare le braccia, facendo tre brevi espirazioni e una ispirazione corta. In questo modo si può produrre la stessa essenza. Facendo questo per 5-10 minuti più volte al giorno, dal momento che non usiamo le gambe avremo più tensione ed energia libera da usare per gli organi interni. Così possiamo lavorare sull'essenza interna in modo creativo rimanendo stabili.

Vi mando questi pochi suggerimenti su come potete lavorare sulla vostra energia interna. E da qui questa essenza interiore può essere applicata nella cerimonia del tè, nell'arrangiamento floreale, nelle arti marziali. Possiamo così continuare a pulire la nostra mente e approfondire lo stato interiore mentre portiamo consapevolezza ad ogni movimento della mano e del piede. Che come ho già detto rinforzerà il nostro respiro. Per favore usate questa occasione per approfondire sempre di più.

Shodo Harada Roshi, Sogeji, Giappone 29 marzo 2020.
Traduzione Ilaria Ekin Casarubea, One Drop Zen Palermo

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